Apocalissi culturali: tavola n. 8 |
da "La fine del mondo" di Ernesto De Martino |
INTERSEZIONI:
Philip
k. Dick, Noi marziani
“E la gente, pensò Jack, parla della malattia mentale
come di una fuga dalla realtà! Rabbrividì. Non era affatto una fuga; era una
restrizione, una contrazione della vita fino a diventare, in ultimo, una tomba,
una tomba umida e ammuffita, un luogo dove nulla accadeva: un luogo di morte
totale.”
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