Apocalissi culturali: tavola n. 3 |
da "La fine del mondo" di Ernesto De Martino |
INTERSEZIONI:
Michail Bachtin – L’autore e l’eroe
"Soltanto la coscienza che io ho di non esistere ancora in
ciò che è più essenziale, costituisce il principio organizzatore della mia vita
a partire da me (nel mio rapporto con me stesso). La giusta follia che fa che
io, per principio, non coincida con me stesso in quanto dato, condiziona la
forma della mia vita dall’interno. Io non accetto la mia presenzialità; credo
follemente e indicibilmente nella mia non coincidenza con questa mia
presenzialità interiore. Non posso calcolarmi tutto, dicendo: eccomi tutto qui,
non c’è più luogo in cui non sia e cosa che io non sia, io sono già per intero."
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