Apocalissi culturali: tavola n. 17 |
da "La fine del mondo" di Ernesto De Martino |
INTERSEZIONI:
Giorgio
Manganelli, Il vescovo e il ciarlatano
“Esiste un elemento negativo, un buio essenziale, che non
è eliminabile; ma, e qui è il prodigio, esiste un elemento che al buio si
oppone, qualcosa che non si può chiamare luce, e che è impossibile spegnere o
disperdere. Il malato non guarirà, ma non diventerà mai la malattia. Qualcosa
in lui non conosce infermità; sa nascondersi nelle catacombe del corpo, può
scendere un’infinita scala verso intollerabili abissi, ma non cadrà mai nel
fondo; non perché è coraggioso, ma perché non può farlo.”
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