giovedì 5 marzo 2015

17

Apocalissi culturali: tavola n. 17














da "La fine del mondo" di Ernesto De Martino

INTERSEZIONI:
Giorgio Manganelli, Il vescovo e il ciarlatano

“Esiste un elemento negativo, un buio essenziale, che non è eliminabile; ma, e qui è il prodigio, esiste un elemento che al buio si oppone, qualcosa che non si può chiamare luce, e che è impossibile spegnere o disperdere. Il malato non guarirà, ma non diventerà mai la malattia. Qualcosa in lui non conosce infermità; sa nascondersi nelle catacombe del corpo, può scendere un’infinita scala verso intollerabili abissi, ma non cadrà mai nel fondo; non perché è coraggioso, ma perché non può farlo.”

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